Web Content Viewer (JSR 286) 15min

Azioni
Caricamento...
donna con disabilità nel suo appartamento

Misura B1

Attraverso la Misura B1 Regione Lombardia sostiene la permanenza presso il proprio domicilio delle persone in condizione di disabilità gravissima. Con Dgr 1669 del 28/12/2023 è stata rifinanziata la Misura per l'annualità FNA 2023, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2024.

 

Chi sono i destinatari della Misura?

Persone, residenti in Lombardia, beneficiarie dell'indennità di accompagnamento, per le quali si sia verificata almeno una delle condizioni riportate nelle indicazioni operative (pagg. 6-9 del Piano Operativo - allegato B - pubblicato a fondo pagina), con ISEE sociosanitario non superiore a € 50.000,00 (per beneficiari minorenni: ISEE ordinario fino a € 65.000,00). Per il riconoscimento dell’assegno di autonomia l'ISEE sociosanitario deve essere inferiore a €30.000,00, mentre i voucher sociosanitari, compreso quello autismo, possono essere richiesti anche senza presentazione della certificazione ISEE.

 

Dove si presenta la domanda?

La domanda deve essere presentata presso la propria ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale). Alcune ASST rimandano ai SUW (Sportello Unico Welfare), altre all’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) o agli Sportelli Fragilità.

Per maggiori informazioni è quindi necessario fare riferimento al sito della propria ASST.

Le domande di nuovo accesso alla Misura B1 possono essere presentate fino al 31 ottobre 2024.

 

Chi valuta se sussiste una delle condizioni per cui è previsto l’accesso alla Misura?

La valutazione deve essere effettuata da un medico specialista di una struttura pubblica o privata accreditata, che dovrà attestare il tipo di condizione e, nei casi in cui è richiesto, il punteggio ottenuto con l’applicazione della scala o dei parametri di riferimento.

 

A chi ci si deve rivolgere per la valutazione multidimensionale?

La valutazione multidimensionale, in capo all’équipe pluriprofessionali delle ASST, viene di norma effettuata in modalità integrata con i Comuni, sulla base degli specifici protocolli operativi.

Una volta presentata la domanda, sarà l’ASST stessa a occuparsene. La domanda è di fatto una richiesta di valutazione.

Il percorso di valutazione da parte della ASST deve concludersi con la stesura del Progetto Individuale, funzionale alla presa in carico, che deve essere condiviso e sottoscritto da un rappresentante della ASST, un rappresentante del Comune/Ambito, dalla persona o dalla famiglia (o da chi eventualmente ne garantisce la protezione giuridica).

 

Quali contributi possono essere richiesti?

La Misura prevede un buono per compensare l’assistenza fornita dal caregiver familiare e/o da personale di assistenza impiegato con regolare contratto ed eventualmente un voucher destinato al miglioramento della qualità della vita della persona in condizione di disabilità gravissima.

I contributi vengono riconosciuti sulla base della valutazione multidimensionale. La richiesta viene presentata per accedere alla valutazione e non può essere formulata per un contributo specifico. L'unica eccezione è nel caso in cui si superi il limite ISEE previsto e si voglia richiedere esclusivamente i voucher sociosanitari (in questo caso è necessario chiedere alla propria ASST).

Alle persone con disabilità gravissima, in possesso dei requisiti previsti, sarà riconosciuto, a seconda della condizione attestata:

  • Buono € 400 per persone persone con disabilità gravissima (anche che frequentano la scuola) e per persone con autismo (livello 3 della classificazione del DSM-5 - lettera g) con assistenza garantita dal caregiver familiare
  • Buono € 700 per persone con disabilità gravissima con bisogni complessi (coma, stato vegetativo, stato di minima coscienza, dipendenza da ventilazione meccanica assistita o non invasiva continuativa, condizione di dipendenza vitale - lettere a, b, i) e assistenza garantita dal solo caregiver familiare
  • Buono € 900 per persone con disabilità gravissima e assistenza garantita anche da personale di assistenza regolarmente impiegato (da 10 ore settimanali)
  • Buono € 1000 per persone con disabilità gravissima e assistenza garantita anche da personale di assistenza regolarmente impiegato (con contratto part time con almeno 20 ore settimanali)
  • Buono € 1200 per persone con disabilità gravissima (anche con bisogni complessi -coma, stato vegetativo, stato di minima coscienza, dipendenza da ventilazione meccanica assistita o non invasiva continuativa, condizione di dipendenza vitale - lettere a, b, i), e assistenza garantita da eventuale caregiver familiare e personale di assistenza regolarmente impiegato (con contratto a tempo pieno)

In base agli esiti della valutazione multidimensionale e del Progetto Individuale, può eventualmente essere erogato un voucher sociosanitario mensile:

  • fino a € 600 in caso di minori
  • fino a € 460 se over 18
  • fino a € 1650 nel caso in cui la persona dipenda da almeno una tecnologia assistiva (VCH alto profilo)

Inoltre, è previsto, il VCH autismo.

I voucher sociosanitari sono titoli d'acquisto, non in denaro, che possono essere utilizzati esclusivamente per acquistare prestazioni di assistenza sociosanitaria da parte di Enti Erogatori Accreditati e a contratto con l'ATS.

 

I progetti di Vita indipendente prevedono ulteriori contributi?

Alle persone con disabilità gravissima che intendono realizzare il proprio progetto di vita indipendente (con un assistente personale regolarmente assunto) può essere riconosciuto un ulteriore buono fino a € 800 (assegno per l’autonomia). È richiesto un ISEE sociosanitario sino a € 30.000,00.

 

Il caregiver familiare può beneficiare del contributo? il caregiver deve essere convivente? Nel caso in cui il caregiver lavori, può comunque essere presentata domanda di accesso alla Misura?

L’assistenza può essere prestata da un caregiver familiare o, in caso di sua assenza (persona che vive da sola al domicilio), da personale di assistenza regolarmente assunto. Il caregiver non deve necessariamente risultare disoccupato, né viene richiesta la residenza presso lo stesso domicilio della persona da assistere. La condizione familiare, e quindi anche l’eventuale occupazione del caregiver familiare, sarà comunque oggetto della valutazione multidimensionale.

 

L’indennità di accompagnamento e la Misura B1 sono compatibili?

Il riconoscimento dell'indennità di accompagnamento è uno dei requisiti fondamentali per presentare la domanda della Misura B1. L’indennità di accompagnamento continua ad essere percepita anche con il riconoscimento della Misura B1.

 

Con quali contributi o servizi è incompatibile la Misura B1?

 

  • accoglienza definitiva presso Unità d’offerta residenziali sociosanitarie o sociali (es. RSA, RSD, CSS, Hospice, Misura Residenzialità per minori con gravissima disabilità);
  • Misura B2;
  • presa in carico con Misura RSA aperta ex DGR n. 7769/2018;
  • ricovero di sollievo nel caso in cui il costo del ricovero sia a totale carico del Fondo Sanitario Regionale;
  • presa in carico in Unità d’offerta semiresidenziali sanitarie, sociosanitarie o sociali > = 18 ore (es. regime semiresidenziale di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza, riabilitazione in diurno continuo, CDD, CDI, CSE, presa in carico con Sperimentazioni riabilitazione minori disabili in regime diurno);
  • Home Care Premium/INPS (HCP);
  • contributo da risorse progetti di vita indipendente - PRO.VI - per onere assistente personale regolarmente impiegato.

 

 

Mio figlio/a ha una diagnosi di Autismo posso richiedere la misura B1?

La misura B1 può essere richiesta per persone con gravissimo disturbo dello spettro autistico (livello 3 della classificazione del DSM-5 –Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali).