Con la DGR 894 del 25 settembre 2023 la Giunta di Regione Lombardia ha approvato le prime disposizioni attuative relative all’avvio dei Centri per la vita indipendente (in attuazione di quanto previsto dalla Legge regionale 25/22 “Politiche di welfare sociale regionale per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente inclusione sociale di tutte le persone con disabilità”) e ha approvato le Linee guida per il loro funzionamento.
Sulla base delle risorse messe a disposizione dalla legge regionale 25/22, le risorse messe a disposizione per il biennio 2023-2024, pari a due milioni di euro, sono state destinate all’attivazione di queste strutture. L’obiettivo è di attivare almeno 33 Centri per la vita indipendente in tutta la Lombardia garantendo così la presenza diffusa sull’intero territorio regionale. A ciascun centro -costituito formalmente con un Accordo di rete- verranno riconosciuti 30mila euro annui, oltre a un co-finanziameno pari ad almeno il 10% da parte dei partner di progetto per la copertura del costo complessivo.
Regione Lombardia in concorso con le Ats promuove l’attivazione di Centri per la vita indipendente in tutti gli Ambiti territoriali aderenti al PRO.VI, mediante accordi di intesa tra Ambiti diversi, associazioni, enti del Terzo Settore e Asst. Spetterà invece alle Ats la verifica della corretta applicazione delle indicazioni regionali stabilite nelle “Linee guida per il funzionamento e la gestione dei centri per la vita indipendente” che sono state approvate contestualmente alla DGR.
I Centri per la vita indipendente collaborano con i servizi competenti, con la persona con disabilità e con la sua famiglia, per la predisposizione, realizzazione, monitoraggio e verifica del progetto di vita della persona, sostenendola nel suo percorso insieme alla sua rete di relazioni. Collaborano inoltre al censimento di tutte le risorse, opportunità, beni e servizi disponibili pubblici e privati orientando la scelta in funzione del bisogno e facilitazione nell’accesso ai servizi.
Sostengono la progettualità per favorire l’abitare in autonomia, valorizzando i progetti individuali che permettano di attuare soluzioni alloggiative/abitative al di fuori del contesto familiare e favorendo laddove possibili percorsi di deistituzionalizzazione. In questo ambito forniscono un sostegno nella progettazione degli interventi volti a migliorare l’accessibilità dell’alloggio, del contesto abitativo ed urbano (ad esempio, interventi per l’abbattimento delle barriere, interventi per la domotica). Sostengono inoltre l’espressione dei desideri, preferenze, obiettivi della persona con disabilità, tenuto conto delle specifiche esigenze legate alle diverse fasi della vita, anche attraverso azioni di empowerment individuale e familiare per mezzo di figure professionali e consulenti alla pari.
I servizi base erogati dai Centri per la vita indipendente (conoscenza, orientamento, valutazione, predisposizione del progetto) non comportano oneri per la persona con disabilità. Mentre gli interventi specifici a supporto e rinforzo del progetto individuale, che prevedono il coinvolgimento di professionisti e/o la predisposizione di particolari progetti, potranno essere a titolo oneroso e i relativi costi saranno indicati nel budget di progetto.
I soggetti beneficiari delle attività e delle progettualità promosse dai Centri per la vita indipendente sono le persone con disabilità residenti nel territorio di riferimento; i familiari di persone con disabilità; le Pubbliche amministrazioni e i servizi pubblici del territorio chiamati a sperimentare un rinnovamento significativo nelle prassi e nelle metodologie della presa in carico: attueranno un cambio di paradigma relativo alla visione del progetto di vita e l’impiego del Budget di salute; gli enti del Terzo settore; le organizzazioni di volontariato e i gruppi informali.