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persona che si lava le mani

Misure di contenimento del contagio da Coronavirus nella rete d’offerta sociale

A fronte dei quesiti pervenuti recentemente da parte di responsabili di servizi sociali dei Comuni e di rappresentanti degli enti gestori di unità di offerta sociale, la direzione generale Politiche sociali, abitative e disabilità di Regione Lombardia ha emanato una circolare in cui invia alcune indicazioni "volte a chiarire e orientare l’applicazione delle disposizioni legislative concernenti le misure di prevenzione del contagio da Covid-19 con particolare riferimento alle strutture di accoglienza residenziale di carattere sociale".

Una prima indicazione di carattere generale, rivolta a tutte le unità di offerta sociale di tipo residenziale e con particolare riferimento alle strutture di accoglienza di carattere residenziale si precisa che:

  • nel caso di sospetto contagio o che un ospite sia sottoposto alla misura di isolamento domiciliare fiduciario o obbligatorio o, comunque, che sia risultato positivo al Covid-19, sarà doveroso garantire le caratteristiche "abitative" e i comportamenti richiesti per assicurare l’isolamento, attraverso un’opportuna organizzazione degli spazi e delle attività;
  • mantenere l’isolamento del contatto utilizzando mascherina chirurgica, lavaggio frequente delle mani, aerazione dei locali, pulizia e disinfezione di ambienti e superfici come previsto nella circolare regionale del 04/03/2020 “Indicazioni per l’effettuazione dell’isolamento domiciliare”
  • l’ente gestore dell’unità di offerta dovrà disporre, per ogni necessità, del numero telefonico del Pediatra di famiglia o del Medico di Medicina Generale dell’ospite;
  • per tutte le unità di offerta deve essere comunque sempre garantito il rispetto della capacità ricettiva e la garanzia di spazi dedicati agli ospiti in isolamento e al personale espressamente a loro dedicato;
  • anche per le altre forme di accoglienza abitativa sperimentali ai sensi dell’art 13 della l.r. 3/2008 devono comunque essere garantite tutte le norme di sicurezza sopra richiamate;
  • nei casi di accoglienza di nuovi ospiti nelle unità di offerta di tipo residenziale sociale dovrà essere prodotta, da parte del medico curante, la certificazione sullo stato di salute dell’ospite al momento dell’ingresso in struttura;
  • i gestori delle unità di offerta, in accordo con i servizi sociali di riferimento degli ospiti, dovranno prevedere, laddove compatibile con il contesto sociale e familiare di riferimento e con il progetto individuale, il differimento dell’accoglienza di nuovi ospiti e delle visite presso la struttura.

Per quanto riguarda gli interventi a sostegno delle persone con disabilità, la circolare precisa che al fine dell’attuazione di quanto disposto degli art. 47 e 48 del DL n.8, del 17/03/2020, con riferimento agli “interventi non differibili in favore delle persone con disabilità ad alta necessità di sostegno sanitario”, le ATS procederanno ad un confronto con gli enti gestori, attivi presso il territorio di competenza, per organizzare specifiche attività, nel rispetto della libera scelta dei soggetti interessati.

Conseguentemente si dovrà procedere a:

  • individuare le attività, “negli stessi luoghi ove si svolgono normalmente i servizi senza ricreare aggregazione” (art. 48). Si precisa che per le attività che si svolgono presso contesti di lavoro, ma in ambiti più ristretti appositamente individuati sulla base delle progettualità definite, non è fatta raccomandazione per i pazienti che NON presentano sintomi respiratori, di utilizzo di DPI;
  • individuare prestazioni in forme individuali domiciliari o a distanza, posto che l’assistenza al domicilio per soggetti COVID-19 richiede l’utilizzo da parte dell’operatore dei seguenti DPI: mascherina chirurgica, camice/grembiule monouso, guanti, occhiali di protezione / occhiale a mascherina-visiera;
  • per tutte queste situazioni, si richiama l’importanza di garantire all’operatore la formazione e l’addestramento specifici per l’utilizzo corretto dei DPI nelle fasi di vestizione, svestizione e smaltimento dei medesimi con particolare riguardo al passaggio da un domicilio all’altro;
  • l’assistenza a domicilio per pazienti caso-sospetto con sintomi respiratori, o pazienti COVID-19, il DPI necessario è la mascherina chirurgica, se tollerata dal paziente;
  • gli enti gestori possono procedere a "co-progettazioni, impiegando gli stessi i medesimi operatori e i fondi ordinari per tale attività, alle stesse condizioni assicurative sinora previste, anche in deroga ad eventuali clausole contrattuali, convenzionali, concessorie, adottando specifici protocolli che definiscano tutte le misure necessarie la massima tutela della salute degli operatori ed utenti";
  • va infine considerato che le ATS, al fine di garantire percorsi di apprendimento a distanza anche per gli alunni con disabilità sensoriale, possono valutare eventuali progettualità che comprendano anche attività di carattere domiciliare. Tali percorsi saranno valutati tenuto conto delle caratteristiche peculiari del singolo alunno, concordando preventivamente l’intervento con la famiglia, con l'assistente specialistico (assistente alla comunicazione / tiflologo) e sulla base di uno specifico progetto individuale. Gli interventi dovranno essere attivati nei limiti dei budget precedentemente assegnati e sempre nel rispetto delle regole comportamentali sopra richiamate.

In accordo con ANCI, si sottolinea quindi che:

  • Precondizione generale per qualsiasi intervento è assicurare, sia agli utenti che agli operatori, tutte le garanzie a tutela della salute propria e altrui, obiettivo prioritario per prevenire / contenere il virus
  • Nel rispetto di queste condizioni e garanzie, RL invita a verificare la possibilità di continuare ad assicurare il servizio, nel ragionevole equilibrio tra le esigenze / richieste delle famiglie e le proprie condizioni logistiche e di personale
  • Per quanto attiene le progettualità collegate all’erogazione di voucher disabili, è importante garantire, nel rispetto delle disposizioni nazionali e regionali assunte, la continuità invitando gli enti alla rimodulazione delle attività e dei progetti in risposta all’evoluzione dei bisogni, anche tramite l’utilizzo di strumenti ICT appropriati
  • Regione Lombardia si impegna, per quanto riguarda l’assistenza educativa nella scuola secondaria, ad utilizzare le risorse e le ore programmate per interventi a domicilio con una gestione il più possibile semplificata delle rendicontazioni delle attività svolte a domicilio da assistenti specialistici sulla base di specifiche progettualità didattiche
  • Regione Lombardia (DG Politiche sociali, abitative e disabilità) sta predisponendo una specifica nota relativa alle unità di offerta sociale entro cui verranno collocate anche quelle rivolte alle persone con disabilità con indicazioni per la gestione in questa fase emergenziale
  • In base a queste direttive, Regione Lombardia fornirà ai comuni, non appena disponibili, i DPI necessari da distribuire ai propri operatori / volontari