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"Dopo di noi", una guida agli strumenti economici e finanziari

 

Costruire il “dopo di noi” negli anni in cui i genitori hanno forze sufficienti e risorse (economiche, ma non solo) per assicurare un futuro ai propri figli è una delle tante sfide oggi aperte per le famiglie delle persone con disabilità. La legge sul “Dopo di noi” (112/2016) – che ha come obiettivo quello di garantire la massima autonomia e indipendenza delle persone con disabilità grave per tutta la durata della loro vita – mette a disposizione una serie di nuovi strumenti. 

Tuttavia si tratta di strumenti ancora poco conosciuti dalle famiglie. Anche per la difficoltà ad avvicinarsi a questo tipo di strumenti e per la fatica nel doversi districare tra strumenti - talvolta - complessi. Per aiutare le famiglie a districarsi tra gli strumenti previsti dalla nuova legge – ma non solo - il Consiglio Nazionale del Notariato, in collaborazione con diverse associazioni dei consumatori, ha realizzato una guida ad hoc dal titolo “Dopo di noi. Amministratore di sostegno, gli strumenti per sostenere le fragilità sociali”, che è stata presentata ai primi di giugno a Milano.

“Chiaramente non si non si può pensare di risolvere le difficoltà che vivono queste famiglie con una semplice guida. Ma crediamo sia utile avere un’infarinatura e una conoscenza di base degli strumenti che la legge mette a disposizione, per capire quali domande fare – commenta Piercarlo Mattea, consigliere del Consiglio del Notariato di Milano -. Successivamente, nel confronto con un professionista, si possono così elaborare le risposte più adeguate caso per caso”

La guida si concentra sugli strumenti “privati” che la legge sul “Dopo di noi” mette a disposizione delle famiglie. Strumenti economici e finanziari che consentono ai genitori di costruire un “tesoretto”, di un piccolo capitale che permetterà di garantire una vita autonoma e dignitosa al figlio o del congiunto con disabilità negli anni del “dopo di noi”.
Uno degli strumenti previsti dalla legge, ad esempio, sono gli sgravi fiscali a vantaggio del donatore. "Le donazioni liberali, ad esempio - spiega Alessandro Ottolina del Consiglio del Notariato - sono deducibili nel limite del 20% del reddito complessivo dichiarato fino a un massimo di 100mila euro l’anno”. Un'altra possibilità consiste nel sottoscrivere una polizza assicurativa per il proprio figlio o congiunto con grave disabilità. Anche in questo caso c'è la possibilità di detrarre fino a 750 euro dell'imposta Irpef (oggi il limite è a 530 euro).

Altro strumento a disposizione è il cosiddetto “Trust fiduciario”, istituto giuridico di origine anglosassone con cui il titolare di uno o più beni (beni mobili e immobili, ma anche partecipazioni societarie o denaro) li separa dal proprio patrimonio e li mette sotto controllo di una persona (fisica o giuridica) affinché li amministri nell’interesse di un beneficiario.  Altri strumenti da conoscere sono la costituzione di fondi speciali o di un vincolo di destinazione, con cui un bene (ad esempio un appartamento) viene destinato al perseguimento degli interessi del beneficiario con disabilità.

L'ultima parte della guida è dedicata alla figura dell’Amministratore di Sostegno. Una figura che è stata istituita ben prima della legge sul "Dopo di noi" ma che rappresenta uno dei pilastri essenziali per tutelare le persone prive in tutto o in parte di autonomia. 

La guida è disponibile gratuitamente sul sito www.notariato.it.

Mercoledì 7 giugno, la Giunta Regionale della Lombardia ha approvato il programma relativo al “Dopo di Noi” in Lombardia. Sono stati stanziati 30 milioni di euro, di cui 15 milioni per il 2017, a favore delle persone con disabilità grave e prive del sostegno familiare. Approvando così il programma “Dopo di noi” previsto dalla legge nazionale 112/2016.

DGR 7 giugno 2017, n.6674

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