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Parco dello Stelvio

Parco Nazionale dello Stelvio

Il Parco Nazionale dello Stelvio si trova tra la Lombardia e il Trentino-Alto Adige. Confina a nord con il Parco Nazionale svizzero dell'Engadina e a sud con il Parco dell'Adamello. Si tratta di un sistema di aree protette fra le più grandi d'Europa.
Il Parco dello Stelvio è uno dei primi parchi nazionali italiani, istituito nel 1935. Oggi il parco ha una superficie complessiva di circa 1300 km quadrati suddivisa tra Regione Lombardia (la porzione più vasta con 600 km quadrati) e le Provincie autonome di Bolzano e di Trento. La parte lombarda del Parco dello Stelvio ricade nelle provincie di Sondrio e di Brescia, in dieci diversi comuni.

AMBIENTE NATURALE
Il Parco dello Stelvio rappresenta il tipico parco montano, in quanto circa tre quarti del suo territorio si trovano al di sopra dei 2.000 m di quota. Nel suo insieme, il parco presenta una elevata varietà di ambienti naturali: alte cime rocciose, estese praterie alpine, ampie distese boschive, vasti ghiacciai, laghi alpini, tra cui circa 90 quelli naturali, e profonde valli.
Le notevoli differenze di quota, di esposizione e di terreno roccioso permettono una elevata diversità di specie vegetali. Molto ricca è la fauna: solo tra i vertebrati si contano oltre 260 specie di cui oltre 60 mammiferi, poco meno di 180 specie di uccelli.

PATRIMONIO STORICO CULTURALE
La presenza dell'uomo nel territorio del parco risale alla preistoria con ricche testimonianze. I centri storici dei paesi, con le suggestive frazioni e i numerosi alpeggi, sono testimoni di un territorio “vissuto” fin dall’antichità e fortemente legato alle attività rurali.
Le valli del parco conservano tracce delle antiche vie di comunicazione che, già in epoca medievale, erano percorse da commercianti, viaggiatori ed eserciti e che conducevano fino ai paesi d’oltralpe. Di grande importanza sono le testimonianze della Grande Guerra: strade e sentieri militari, baracche e opere difensive costituiscono, ancora oggi, un vero museo a cielo aperto.

UN PARCO DI STORIA
Durante la Prima Guerra Mondiale, il territorio del parco è stato teatro di guerra fino alle quote più alte. L'eredità di memoria e di emotività è stato uno dei motivi che hanno portato alla proposta di creazione del parco.
L’evoluzione stessa dei paesaggi ha una componente storica. Durante i secoli, gli ambienti del parco sono stati modificati dall’azione dell’uomo. Con l'istituzione del parco, grazie agli interventi di rinaturalizzazione e alla evoluzione naturale dei luoghi, gli ambienti sono tornati ad essere ricchi di biodiversità.

Cosa fare nel parco

La località Case di Viso è un borgo alpino che si trova a 1.763 m sul livello del mare, nel comune di Ponte di Legno in Valle di Viso. Questa località è una meta turistica nota specialmente per le abitazioni presenti, che conservano la loro architettura originaria.
Dal borgo parte la strada per raggiungere il punto panoramico e l'area pic-nic "Pra del Rum" che si trovano in una zona caratterizzata da prati verdi e laghetti, circondata da montagne sulle quali, talvolta, è possibile avvistare camosci, marmotte e rapaci. La località Case di Viso si raggiunge in auto, dopo circa 7 Km da Ponte di Legno, in direzione del Passo di Gavia, seguendo le indicazioni per Pezzo e poi per Case di Viso.
La strada è piuttosto stretta e in alcuni tratti il transito è alternato. Giunti alla località Case di Viso, si supera il ponticello di destra e si prosegue in auto su una strada esterna all'abitato con fondo sterrato. Superata la piccola frazione di Case di Viso, la strada sale con pochi tornanti e arriva, dopo circa 1,5 Km, al parcheggio in località Pra del Rum a 1.860 m di quota. Il parcheggio è pubblico e gratuito, con un fondo compatto in erba e ghiaia. Il parcheggio dista 5 metri dall'ingresso all'area pic-nic e dispone di circa venti posti auto, nessuno dei quali riservato alle persone con disabilità.
L’area pic-nic è recintata su tutto il perimetro: l'ingresso avviene da una apertura con cancello in legno a due battenti di 80 cm ciascuno. L'area non è ombreggiata, ha fondo in erba e nella parte centrale presenta alcuni tratti sconnessi, dovuti alla presenza di pietre e avvallamenti. Nell’area sono presenti due fontanelle che hanno il tubo di uscita dell'acqua a 108 cm da terra e vasca di raccolta.
Ci sono ventidue tavoli in legno di altezza da terra variabile tra 58 e 78 cm, completi di panche con altezza da terra variabile tra 28 e 46 cm. L'accostamento ai tavoli di una sedia a ruote è possibile solo a capotavola. Nell'area è presente un edificio in muratura in cui sono disponibili quattro servizi igienici sempre aperti al pubblico, provvisti di porta a battente di 70 cm, wc alla turca e spazio interno di 160 x 113 cm.

Il percorso si sviluppa in un paesaggio montano, contornato da prati e alberi, tra due aree di sosta consigliate per il pic nic. Dal sentiero si possono vedere gli edifici del “Villaggio Morelli”, costruito negli anni ’30 come sanatorio e oggi utilizzato come ospedale. Il Villaggio Morelli è l’esempio più importante di architettura razionalista in Valtellina.

Il sentiero non è ombreggiato ed è lungo 750 m, con una larghezza di circa 2 m nella parte iniziale e 1,5 m negli ultimi 200 m.

È possibile posteggiare l'auto lungo la via Ugo Foscolo, a lato strada subito dopo la prima area di sosta tra la via Ugo Foscolo e la via Parini. Nel primo tratto il sentiero coincide con la via Ugo Foscolo e ha un fondo in asfalto. Lasciato l’abitato, il sentiero diventa in terra battuta e ghiaia fine, con tratti in erba.

La prima area di sosta è dotata di tre tavoli con panche fisse, due dei quali hanno la panca solo da un lato per consentire l'accostamento dei visitatori con la sedia a ruote. L’area di sosta ha il fondo in erba ed è in prevalenza pianeggiante, non c’è ombreggiatura, ed è presente una fontana con rubinetto di uscita dell’acqua a circa 1 m da terra.

A fine sentiero, si trova la seconda area di sosta provvista di quattro tavoli con altezza da terra pari a 75 cm, attrezzati con panche. Due tavoli hanno la panca solo da un lato. È presente una fontanella con rubinetto dell'acqua ad altezza 1,1 m da terra. L'area è ombreggiata e presenta un fondo in parte in terra battuta e in parte in erba.

Lungo l’itinerario, sono presenti due slarghi dotati di tavolo con panca.

indirizzo: SS 38 del Passo dello Stelvio.

Il percorso della Valle del Braulio si sviluppa per 24 Km da Bormio al Passo dello Stelvio e consente di attraversare una delle valli più scenografiche e ricche di storia del Parco.

Il Passo dello Stelvio permette il collegamento con il Trentino Alto-Adige ed è il secondo passaggio automobilistico d’Europa per la sua altitudine di 2.758 m sul livello del mare. La strada risale al 1825, ed è una delle strade storiche delle Alpi.

Nel periodo estivo la strada è percorribile anche in pullman di linea con fermate a richiesta. Lungo la strada sono presenti aree pic-nic, punti panoramici e luoghi di interesse storico legati, soprattutto, alla Prima Guerra Mondiale. Durante il conflitto quest’area ha avuto un ruolo importante nella strategia bellica.

AREA DI SOSTA II CASA CANTONIERA

Lungo il percorso la prima area di sosta si trova in corrispondenza della cosiddetta “II Casa Cantoniera” chiamata anche “Casino dei Rotteri”. Il parcheggio si trova accanto all’area di sosta e può ospitare circa quindici auto. Il parcheggio ha uno scarso dislivello e presenta il fondo sterrato e in ghiaia. Situata alla quota di 2.170 m circa, l’area è delimitata da una staccionata ed è accessibile tramite due aperture di larghezza 95 e 100 cm. L’area di sosta è attrezzata con quattro tavoli, di altezza 70 cm da terra dotati di panca fissa sui due lati. L’accostamento con sedia a ruote è possibile solo a capotavola. Sono presenti anche due punti barbecue ed alcuni pannelli didattici sulla natura del Parco. Il sito non è ombreggiato.

AREA DI SOSTA III CASA CANTONIERA

Proseguendo lungo la Statale 38, dopo circa 2 Km dalla area di sosta II Casa Cantoniera, si arriva all’area “III Casa Cantoniera”. L’edificio storico nel corso degli anni è stato utilizzato prima come casa cantoniera e poi come caserma militare. Sul lato sinistro dell’edificio c’è una fontana con acqua non potabile.

L’area di sosta si trova di fronte all’edificio storico e viene utilizzata anche come parcheggio. Il fondo è sterrato e ben compattato. Nell’area sono presenti pannelli che illustrano gli eventi di guerra.

L’area di sosta si affaccia sulla Piana del Braulio che è un ampio pianoro con pascoli e torbiere, abitato dalle marmotte.

BELVEDERE SAN RANIERI

A circa 400 metri di distanza dalla “III Casa Cantoniera” si trova il Belvedere San Ranieri con l’oratorio di San Ranieri, il cimitero di guerra e di fronte, al di là della strada, il Sacrario ai Caduti della Prima Guerra Mondiale.

L’oratorio risale al 1830, ed è aperto solo nei periodi estivi. Sul lato sinistro dell’oratorio c’è un passaggio con cancello a doppio battente largo 180 cm che conduce sul retro, dove si trova un parcheggio con tre posti auto e con il fondo sterrato.

Si accede all’edificio attraverso due porte a doppio battente di circa 180 cm di larghezza che si raggiungono salendo quattro gradini di 17 cm di altezza. La porta a destra presenta una ringhiera alta 1 m con un cancelletto centrale apribile a due ante, da 55 cm ognuna,

Il Sacrario ai Caduti si trova di fronte all’oratorio su un’area semicircolare. Sul lato strada, è presente una recinzione con un cancello d’ingresso largo 50 cm e un gradino di 17 cm di altezza. Il belvedere si affaccia sulla Piana del Braulio, costituita da un pianoro prativo e a torbiera caratterizzato dalla presenza di una malga.

AREA DI SOSTA IV CASA CANTONIERA

Dopo circa 3 km dal Belvedere SAN RANIERI, si arriva alla IV Casa Cantoniera, a circa 2.480 m di quota. che si affaccia sulla Valle del Braulio, sulla dorsale dolomitica del Piz Umbrail e dal lato opposto sul Passo dello Stelvio. Nei pressi dell’edificio si trova un parcheggio con fondo pianeggiante e in asfalto che dispone di dieci posti auto.

A circa 1,4 km di distanza dall’edificio, in direzione del Passo dello Stelvio, a quasi 2.600 metri di quota, si trova l’area pic nic “IV Cantoniera”. L’area è delimitata da una staccionata con due aperture di 90 e 95 cm di larghezza. L’area è pianeggiante e con fondo principalmente in erba. L’area è dotata di cinque tavoli con altezza 70 cm da terra con panca doppia fissa. L’accostamento con sedia a ruote è possibile solo a capotavola. Sono presenti due barbecue ma è priva di fontanella e non è ombreggiata. Il parcheggio accanto all’area pic-nic, è pianeggiante con fondo sterrato e può ospitare venti auto.

Proseguendo il percorso si raggiunge il Passo dello Stelvio dove sono presenti ampi parcheggi asfaltati, esercizi commerciali e punti di ristorazione.

Punto Info «Torre Alberti»
via Roma 24 - 23032 Bormio (SO)
e-mail: info.torrealberti@stelviopark.it
Tel. 0342 901654

Unione Sportiva Bormiese
c/o Centro Sportivo, via Manzoni - 23032 BORMIO (SO)
e-mail: info@usbormiese.com
Tel. 0342 901482

Per favorire l’accessibilità dei sentieri e percorsi in montagna, il parco ha attivato una collaborazione con l’associazione Dappertutto, l’Unione Sportiva Bormiese, le sezioni CAI di Valfurva e Valdidentro e una rete di volontari adeguatamente formati, per accompagnare i visitatori anche utilizzando Joelette (anche assistite), Joelette Kids, Hand Bike, Mountain Trike.

L’utilizzo degli ausili e l’eventuale accompagnamento da parte dei volontari sono gratuiti.

È necessario prendere contatti con almeno una settimana di anticipo.