La via Regina è la terza fondamentale via storica lombarda dei “Cammini della Regina”. I Cammini della Regina collegano da nord a sud la Svizzera e il nord dell’Europa con Como, un tempo polo militare e commerciale della val Padana. Attualmente il percorso anche se in parte coincide con strade trafficate conserva tratti storici di grande valore e offre un panorama di rara bellezza.
Qui vi suggeriamo alcune tappe di particolare interesse, per le quali abbiamo verificato l'accessibilità.
Palazzo Gallio a Gravedona (CO)
Antica dimora cardinalizia fondata sulle rovine dell'antico castello del paese dal cardinale e segretario di Stato pontificio Bartolomeo Gallio, Palazzo Gallio con la sua solida mole quadrata e le quattro torri che lo delimitano si affaccia imponente sulla riva nord ovest del lago di Como, offrendo una splendida vista sul versante opposto. Il cardinal Gallio ebbe in feudo da Filippo II nel 1580 il territorio delle Tre Pievi di Gravedona, Sorico e Dongo e, attirato probabilmente dalla mitezza e tranquillità del luogo, fece costruire il Palazzo intorno al 1586, affidando il progetto all’architetto Pellegrino Tibaldi, al quale Carlo Borromeo commissionò numerose chiese nel Milanese.
Oggi Palazzo Gallio è stato inserito nella lista dei Monumenti Nazionali. Nei suoi saloni si svolgono manifestazioni culturali, spettacoli e mostre. Sul lato destro del Palazzo c'era un giardino citato fin dal 1500 per le rare essenze. Quello attuale, è caratterizzato dalla presenza di numerosi alberi di camelia. Ogni anno, la settimana precedente la Pasqua Palazzo Gallio e il suo giardino ospitano la "Mostra delle Camelie".
Qui trovate le informazioni sull’accessibilità di Palazzo Gallio.
Chiesa e convento di Santa Maria delle Grazie a Gravedona
Fondati nel 1467 sul luogo dove prima sorgeva l’oratorio paleocristiano di S. Salvatore, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e il convento agostiniano sono un’importante testimonianza di spiritualità monastica e dell’arte lombarda del cinquecento. La chiesa, secondo un modello diffuso in zona, è ad aula unica, con archi trasversali che scandiscono lo spazio, pareti divise in comparti e disegnate da nicchie che delimitano le cappelle. La sua ricchezza è nel vasto ciclo di affreschi cinquecenteschi che la ricopre quasi per intero. A questo link ne trovate una descrizione dettagliata. Di grande bellezza anche gli intarsi dell’altare ligneo e, all’esterno, i due portali rinascimentali marmorei scolpiti.
Il convento, ora adibito a biblioteca, divenne dalla fine del Quattrocento ai primi decenni del Cinquecento un punto di riferimento per la vita monastica alla stregua della fondazione benedettina di Piona.
A questo link le informazioni sull’accessibilità.
Santuario della Madonna della Pace a Menaggio (CO)
Proseguendo lungo il lago verso sud, si raggiunge il grazioso borgo di Menaggio, proteso su un piccolo promontorio che si affaccia sull’acqua. Nella parte alta della cittadina, in posizione dominante, c’è il poligonale Santuario di Santa Maria della Pace eretto nel 1658 come voto per l’avvenuta “Pace dei Pirenei”, che sanciva la fine della guerra tra Francia e Spagna. La costruzione a pianta centrale è preceduta da un portico. Splendida la vista sul lago di cui si può godere dal Santuario.
Qui le informazioni sull’accessibilità
Sacro Monte di Ossuccio (CO)
Da Menaggio, in poco meno di 10 km proseguendo verso sud, si raggiunge Ossuccio, riconoscibile facilmente, soprattutto dal lago, per il singolare campanile della chiesa romanica di Santa Maria Maddalena, che presenta una "guglia" in cotto, di stile gotico, edificata sopra il vecchio campanile romanico in pietra come sua cella campanaria. Dal paese parte il cammino del Sacro Monte della Beata Vergine: una via devozionale seicentesca, lunga circa un chilometro, che percorrendo un pendio scosceso conduce al Santuario della Beata Vergine del Soccorso. Le auto possono raggiungere il Santuario anche da Ossuccio e parcheggiare in piazza Papa Giovanni XXIII, in prossimità della 4° Cappella. Inoltre, le persone anziane o con disabilità motoria possono proseguire in auto chiedendo l’apertura della sbarra almeno 48 ore prima della visita.
La via, che dal 2003 è stata inserita dall’UNESCO tra i Patrimoni dell’Umanità, si snoda attraverso quattordici cappelle che ospitano oltre duecento sculture in terracotta, perlopiù a grandezza naturale, e numerosi pregevoli affreschi, fino a raggiungere il Santuario.
Qui trovate le informazioni sull’accessibilità del Sacro Monte di Ossuccio.
Chiesa di Sant’Agata a Moltrasio (CO)
Scendendo ancora lungo il lago in direzione di Como, merita certamente una sosta la chiesa di Sant'Agata a Moltrasio, nella frazione di Vignola: edificata nell’ XI secolo lungo il percorso della via Regina, e poi ampliata probabilmente nel corso del 1300, è un autentico gioiello di architettura romanico-lombarda. I muri sono in pietra Moltrasina, la pietra tipica di queste zone, e sulla parete esterna verso il monte é visibile, seppure molto deteriorato, un affresco rinascimentale con il Martirio di S. Agata, vicino ad un grande S. Sebastiano di età tardogotica. Molto bello il massiccio campanile, alleggerito con monofore e bifore e suggestivo l’interno, con affreschi di periodi differenti, tutti probabilmente realizzati alcuni secoli dopo l’edificazione della chiesa.
Nel Seicento, quando il paese fu colpito dalla peste che decimò la popolazione, la chiesa venne adibita a lazzaretto.
Qui le informazioni sull’accessibilità
Basilica di Sant’Abbondio a Como
La via regina termina a Como, presso la basilica di Sant’Abbondio, esemplare monumento del romanico comasco che sorge fuori le mura della città, sotto il Monte Croce: area storicamente dedicata al culto, come testimonia la presenza di alcune necropoli romane e, dal V secolo, della chiesa dei Santi Cosma e Damiano e della Basilica Apostolorum. Nel 1010 il vescovo Alberico insediò presso la basilica una comunità di monaci benedettini, che avviarono la ricostruzione nelle attuali forme romaniche. Oggi il monastero ospita la facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi dell'Insubria.
Qui trovate le informazioni sull’accessibilità.
Una volta giunti a Como, prendetevi il tempo di una passeggiata sul suo lungolago pedonale e di una visita ai suoi principali luoghi d’interesse. la Cattedrale, la Basilica di san Fedele, il Tempio Voltiano e, fuori da centro cittadino, Villa Olmo e il Museo didattico della seta.
Le tappe che vi abbiamo suggerito sono per la maggior parte raggiungibili anche con il servizio di navigazione laghi
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