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DopoDiNoi

Il Programma “DopoDiNoi” è un percorso di “emancipazione” dalla famiglia d’origine per le persone con disabilità.

Previsto dalla Legge 22 giugno 2016, n. 112 relativo a:“Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno famigliare", l’obiettivo principale è garantire la massima autonomia e indipendenza delle persone con disabilità, consentendo loro, per esempio, di continuare a vivere anche quando i genitori non possono più occuparsi di loro, in contesti il più possibile simili alla casa familiare o avviando processi di progressivo allontanamento dalle strutture specializzate.

Per rafforzare la prospettiva e le competenze necessarie alla piena attuazione del Programma “DopoDiNoi”, Regione Lombardia nel 2020 ha deliberato, con la DGR XI/3972 del 2 dicembre 2020, un investimento di risorse proprie per euro 400.000,00, introducendo un’importante azione formativa e informativa destinata agli operatori di ATS, ASST, Uffici di Piano, amministratori locali e alle stesse persone con disabilità, alle loro famiglie e associazioni.

Nel 2021, con DGR XI/4749 del 24 maggio 2021, Regione Lombardia ha approvato il Programma operativo regionale delle risorse del Fondo “DopoDiNoi 2020” con uno stanziamento complessivo di euro 13.323.860,00 interamente trasferito alle ATS per interventi di carattere infrastrutturale e gestionale.

L'anno successivo, con DGR XI/6218 del 4 aprile 2022, sono state individuate le risorse per l’annualità 2021, che ammontano a complessivi € 14.494.010, ripartite tra gli Ambiti territoriali.

In linea con le precedenti annualità, con DGR XII/275 del 15 maggio 2023, Regione Lombardia ha stanziato 13,15 milioni per il programma operativo Dopo di Noi annualità 2022.

Destinatari delle misure sono le persone con disabilità grave, riconosciuta ai sensi dell’art. 3 comma 3 della Legge 104/1992:

  • non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità;
  • prive di sostegno familiare, in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l'adeguato sostegno genitoriale.

Le Agenzie di Tutela della Salute (ATS) assegnano le risorse attraverso gli Ambiti territoriali/Comuni, a seguito di una valutazione multidimensionale che porta alla predisposizione del Progetto Individuale, condiviso e sottoscritto dalla persona con disabilità e/o dalla famiglia e con l’individuazione del Case Manager.

Nel programma “DopoDiNoi” i protagonisti sono sia le famiglie sia gli operatori, ciascuno con ruoli e compiti precisi, ben definiti dagli atti amministrativi di riferimento e descritti nel Progetto Individuale:

 

Il Dopo di Noi viene raccontato alle persone con disabilità, alle famiglie e alla cittadinanza generale attraverso una serie di 8 video, ciascuno dei quali affronta un aspetto del tema. I video sono anticipati da un'intervista all'Assessore Locatelli che è uguale per tutti.

 

Programma Dopo di noi (Testo in Easy to read)
In fondo alla pagina è possibile scaricare un documento un testo in easy to read, un linguaggio facile da leggere e da capire.

Il Progetto Individuale indica gli interventi adeguati all’avvio di un programma di co-abitazione, con l’uscita dai contesti di vita originari (genitori-famiglia-servizi residenziali) o verso soluzioni abitative di carattere famigliare, sulla base di quanto emerso dalla valutazione multidimensionale che indaga lo stato di salute fisica, psichica e sociale della persona, ne riconosce le potenzialità, i bisogni e le aspettative e dalla definizione del relativo budget.

Il Progetto individuale deve avere una durata temporale di norma di 2 anni e deve essere sottoscritto:

  • dalla persona disabile e dalla sua famiglia (se presente) o da chi eventualmente ne garantisce la protezione giuridica;
  • da un rappresentante dell’ASST;
  • da un referente dell’Ambito territoriale/Comune;
  • dal responsabile del caso individuato (Case Manager);
  • dal referente/responsabile dell’ente erogatore direttamente impegnato a sostegno della realizzazione del progetto di vita.

All’interno del Progetto Individuale saranno definite le funzioni ed i compiti per il governo del progetto attraverso l’individuazione di un Case manager, specificandone compiti e funzioni anche in relazione ad altre figure eventualmente necessarie (support manager, clinical manager) ed in relazione al coordinamento complessivo del progetto Individuale con il sistema di interventi e servizi di cui l’interessato beneficia.

Per fare richiesta la famiglia si rivolge agli Ambiti territoriali/Comuni di riferimento che raccolgono i requisiti formali di accesso dei richiedenti e valutano la compatibilità delle richieste mediante un’apposita “scheda sociale” identificativa dei dati personali, del contesto di vita della persona, dei servizi utilizzati dalla persona e del quadro delle risorse economiche pubbliche e private investite a sostegno della persona.

Una équipe pluriprofessionale, composta da esperti delle Aziende Socio Sanitarie Territoriali e dagli assistenti sociali dei Comuni, verifica i requisiti di accesso effettua la valutazione multidimensionale necessaria alla redazione del Progetto individuale per:

  • analizzare i principali aspetti della qualità della vita con particolare riferimento alla cura della propria persona, inclusa la gestione di interventi terapeutici, la mobilità, la comunicazione ed altre attività cognitive e le attività strumentali e relazionali della vita quotidiana;
  • rilevare la condizione familiare, abitativa e ambientale: le dinamiche affettive e dei vissuti del contesto familiare, il contesto socio relazionale della persona con disabilità, le motivazioni e le attese sia personali sia del contesto familiare
  • far emergere le aspettative ed i bisogni di emancipazione dal contesto familiare e/o dai servizi residenziali dell’interessato e dei congiunti, con particolare riferimento ai tempi del distacco, ad eventuali idee progettuali già prefigurate o in corso di prefigurazione, alle risorse ed ai supporti personali e organizzativi attivabili a tal fine, in un’ottica di co-progettazione.

Persone con disabilità grave:

  • non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità;
  • ai sensi dell’art. 3, comma 3 della Legge n. 104/1992, accertata nelle modalità indicate all’art. 4 della medesima legge;
  • di norma maggiorenni con priorità a cluster specifici a seconda del tipo di sostegno;
  • Prive del sostegno familiare in quanto:
    • mancanti di entrambi i genitori;
    • i genitori non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale;
    • si considera la prospettiva del venir meno del sostegno familiare.

L’accesso è prioritariamente garantito alle persone in base:

  • alle limitazioni dell’autonomia;
  • ai sostegni che la famiglia è in grado di fornire;
  • alla condizione abitativa ed ambientale nonché della condizione economica della persona e della sua famiglia.

Il programma Dopo di noi - testo in easy to read

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Legge 22 giugno 2016, n. 112

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Dgr. 2 dicembre 2020, n. 3972

Documento PDF - 273 KB

Dgr. 24 maggio 2021, n. 4749

Documento PDF - 1,85 MB

Dgr. 4 aprile 2022, n. 6218

Documento PDF - 606 KB

Dgr. 15 maggio 2023, n.275

Documento PDF - 638 KB